La Via Francigena
nel Salento
La Via Francigena è la via storica medioevale dei pellegrini che dall’Europa cercarono di raggiungere la Terrasanta imbarcandosi, nel Salento, dai porti di Brindisi, di Otranto, di Taranto e di Santa Maria di Leuca, muovendosi su tratti del grande impianto stradale romano.
L’Appia antica e l’Appia Traiana da Roma si dirigono verso Brindisi, per poi proseguire il loro naturale cammino fino a Leuca, De Finibus Terrae. Siamo nel fascio di strade denominate Vie Francigene nel Sud.
Luca Bruschi dell’Associazione Europea delle Vie Francigene racconta il proprio cammino lungo la via della Costa Salentina.
Un viaggio alternativo di sette giorni, non ancora segnalato ufficialmente per cui è necessario dotarsi di GPS lungo tutto il percorso.
Questi ‘tratturi‘ si vivono uno ad uno, camminandoci sopra e respirando il profumo di oliveti, aranci, melograni. Il sottofondo dei grilli accompagna ogni passo. Il mare è il leitmotiv del viaggio, lo si incontra a più riprese in ogni tappa. Il mare è straordinariamente bello, blu scintillante. Calette dove è possibile entrare in acqua e bagnarsi sono una continua tentazione alla quale difficilmente si riesce a resistere.



Si parte lasciando alle spalle il bellissimo mare di Otranto e si cammina lungo un impegnativo sentiero in terra rossa lungo la Costa fino al faro di Punta Palascia, punto più ad est della penisola (a 71km dalle coste dell’Albania). E’ un luogo mitico che merita una sosta ed un approfondimento sulle storie e leggende racchiuse proprio intorno al faro.
Si prosegue in direzione Porto Badisco dopo aver passato la suggestiva Torre di San Emiliano, una delle più belle fra le torri costiere salentine.
Il cammino continua alternando sentieri sterrati e spiagge (rocciose e di sabbia) con mare cristallino fino al borgo di Porto Badisco. Un’altra lunga pausa. Nei km successivi si iniziano ad incontrare i Pagliari (o pajaru), costruzioni rurali realizzate con la tecnica del muro a secco.
Sono ancora in ottime condizioni, tutt’ora utilizzate. Si vede in lontananza Santa Cesarea: ci si arriva dopo un pezzo di strada asfaltata che riscende fino al mare ed alle acque termali salsobromoiodiche e sulfuree. Il riposo dopo il cammino avviene proprio nel mare dove si possono scoprire e visitare alcune antiche grotte.
Si riparte nell’entroterra con l’incedere lento fino a Castro. La strada prosegue per due km verso Marittima, altro piccolo borgo che conserva tutto il suo antico fascino.
Leuca si sta avvicinando anche se la fatica del cammino inizia a farsi sentire. La via salentina prosegue all’interno per quasi una tappa, per poi tuffarsi nelle acque di Tricase e proseguire fino a Marina Serra. In questo luogo si rimane affascinati dalla piscina naturale che si trova nel mare, così come dalle sue grotte.
castro
Grotta verde
S. Cesarea
Tanti piccoli paesi dove l’antica cultura contadina è ancora marcata ed è possibile osservare il ritmato lavoro nei campi ed assaggiare cibo dal sapore quasi perduto, tutto a chilometro zero dal rinomato olio d’oliva ai tanti pani salentini ma ogni paese e borgo vale una tappa. Antichi borghi e musei, attrattive culturali da considerare come alternative o da affiancare alle classiche attrazioni turistiche salentine.
Sono ancora in ottime condizioni, tutt’ora utilizzate. Si vede in lontananza Santa Cesarea: ci si arriva dopo un pezzo di strada asfaltata che riscende fino al mare ed alle acque termali salsobromoiodiche e sulfuree. Il riposo dopo il cammino avviene proprio nel mare dove si possono scoprire e visitare alcune antiche grotte.
Si riparte nell’entroterra con l’incedere lento fino a Castro. La strada prosegue per due km verso Marittima, altro piccolo borgo che conserva tutto il suo antico fascino.
Leuca si sta avvicinando anche se la fatica del cammino inizia a farsi sentire. La via salentina prosegue all’interno per quasi una tappa, per poi tuffarsi nelle acque di Tricase e proseguire fino a Marina Serra. In questo luogo si rimane affascinati dalla piscina naturale che si trova nel mare, così come dalle sue grotte.
Ormai il cammino volge al termine. L’ultima giornata di cammino va vissuta fino in fondo. I tratturi si susseguono uno dopo l’altro: il sentiero del nemico, le vie del sale, il sentiero delle Cipolliane. Infine, un capitolo speciale meriterebbe l’accoglienza. È spesso ciò che rende un viaggio unico, grazie agli incontri che si fanno lungo il cammino. Persone, volti, passione.
Salento da scoprire
Otranto
La storia millenaria della Porta d’Oriente.
Santa Cesarea Terme
I luoghi di interesse di Santa Cesarea: Villa Sticchi, Torre Miggiano, Torre Minervino e Grotta delle Striare.
Castro
Una delle località più incantevoli del Salento in cui le bellezze naturali si mescolano alle testimonianze di antichi popoli.
Salento
Salento: il cuore storico della Puglia.
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